13 lug 2007

Parentesi romana tre

Termini. Metro.
Sono riuscita a conquistare un posto a sedere in prima fila..nell'attesa che arrivi il treno. Alla mia sinistra una donna anziana che sonnecchia, alla mia destra una ragazza sui trenta che legge "Metro"..e ancora più a destra donna negra con una bimba di due anni che le dorme sulla pancia, tre buste della spesa ai piedi, un bustone di vestiti..e cellulare in mano.
Arriva il treno..e io mi domando: "Ma adesso come farà lei (la negra),con tutte quelle buste e la bimba..??"..la osservo e rimango incantata. Si alza,rapidissima, afferra le buste e il bustone con una mano sola, con l'altra tiene il cellulare e la borsa..e la bimba...la bimba dorme e si tiene aggrappate alla madre..da sola. Ma..ma...giuro che tiene gli occhi chiusi.
Il treno si ferma,si aprono le porte e la negra..altissima..si precipita dentro il vagone..forse ha fretta di posare tutte quelle buste..forse teme che sua figlia possa mollare la presa..non so..fatto sta che non lascia scendere i passeggeri..li placca tutti ed entra. E naturalmente si becca una bella dose di occhiatacce velenose ed insulti razzisti..

E questa è invidia..lasciatevelo dire!!
Ve la immaginate la perfetta mamma italiana trenenne che entra in metro con il passeggino all'inglesina con la bimba tutta vestita carina, la borsa del cambio pannolino che sbuca da qualche tasca multiuso, la suocera che la aiuta con gli scalini..e ve le immaginate le stesse vecchie isteriche che hanno appena insultato la negra..come si danno da fare ad aiutare la mamma modello..quanti sguardi amorevoli...
Questa è invidia. Invidia per la manifesta superiorità della negra!!
Dimostratemi il contrario!

10 lug 2007

L'agenzia di viaggi

In un'ora e mezza di fila in un'agenzia di viaggi se ne sentono davvero tante!

Prima scrivania: due neo diplomati incerti se andare a Mikonos o a Ios.
L'agente:vi dico subito che se volete andare a Ios rischiate di passare una notte a Santorini,perchè il volo non è diretto. Se andate a Mikonos il volo è diretto.
I ragazzi:vabbè..se è così andiamo a Mikonos.
(Ma come "rischiate" di passare una notte a Santorini??? Ma lei,agente,c'è mai stato a Santorini..e di notte??? Ma lo sa che è una meraviglia??? Che varrebbe la pena prendere quel biglietto solo per fermarsi una notte a Santorini??? )


Seconda scrivania:ragazza che vuole partire da sola per Ibiza (che poi si chiama Evisa..vabbè).
Ragazza:no,questo hotel è troppo lontano dal centro.Poi per andare la sera in discoteca è un macello.Prendi il taxi per andare e tornare..no..no. No,questo non c'ha la piscina,io una nuotatina la mattina me la devo fare. No,no..questo non c'ha la palestra..per me la palestra è fondamentale..
(Oh!! Ma questa non voleva andare in vacanza??)

..continua...

Il manifesto di Lars Von Trier

PRIMO MANIFESTO
Apparentemente, va tutto bene: i registi vivono un'unione senza inclinature con i loro film. Forse il loro amore risente vagamente della routine, ma sono comunque relazioni solide, in cui le piccole noie quotidiano occupano il tempo tanto da diventare tutta la relazione, così che ne sono il solo contenuto! Insomma, un ménage ideale che non disturba neanche i vicini: non ci sono litigate rumorose durante la notte... niente scene di persone seminude sulle scale. No, si tratta di un matrimonio fra due poli: il maschio regista e la "femmina-film" per la soddisfazione di tutti e tuttavia... ci rendiamo tutti conto che il momento della Grande Fatica è arrivato!Come hanno potuto le così tempestose storie d'amore del nostro passato ridursi in matrimoni razionali? Cos'è accaduto a quei vecchi maschi? Che cosa ha potuto corrompere quei grandi maestri dell'attrazione sessuale? La risposta è evidente: a causa di una voglia di piacere e di una grande paura di essere smascherati (non è grave essere impotenti se la vostra compagna vi volta le spalle da tempo), essi hanno tradito quello che all'inizio dava vita alla loro relazione: il fascino!I registi sono i soli colpevoli di questa scialba routine. Come despoti non hanno mai dato alle loro beneamate la chance di illuminarsi in una relazione amorosa... Per orgoglio, non hanno voluto vedere la scintilla miracolosa dello sguardo delle loro "compagne-film". Le hanno infrante... e si sono infranti loro stessi.Questi vecchi maschi induriti devono morire! Non ci accontenteremo più di "film benevoli dai messaggi umanistici", vogliamo più verità: fascino e sensazione, infantili e puri come ogni vera arte. Vogliamo ritornare a un'epoca in cui l'amore fra il cineasta e il suo film era ancora fresco e ogni immagine trasudava voglia di creare!Non ci accontentiamo più di succedanei. Vogliamo della religione, sullo schermo. Ci auguriamo di vedere delle "amanti film" piene di vita: che siano assurde, stupide, testarde, estatiche, ripugnanti, mostruose... e non addomesticate o rese asessuate da un regista moralista, un noioso puritano che acclama le virtù rincretinenti del bon ton. Vogliamo vedere film eterosessuali fatti per, su e da veri uomini. NOI CERCHIAMO LA SENSUALITÁ.

Pubblicato il 3 maggio 1984in occasione dell'uscita dell' Elemento del crimine in Danimarca

Questo è dedicato alle "signorine"..in risposta ad una spinosa questione da loro sollevata,che tanti commenti suscitò.

4 lug 2007

Un piccolo consiglio

Vi rimando ad un interessantissimo articolo de "Il Manifesto" sulla Nestlé.
www.ilmanifesto.it/terraterra/archivio/2007/Luglio/468a7effd2971.html

3 lug 2007

L'alienazione

Soffermatevi sul concetto di alienazione,,cinque minuti..non di più.
Entrare in ufficio. Accendere il computer. E aspettare che passino 8 ore.
Tutti i giorni,dal lunedì al vanerdì.
Per guadagnare dei soldi che sarai obbligato a spendere per le ferie ad Agosto.
Rigorosamente alta stagione.
E li spenderai anche per i vestiti..perchè non si può andare in ufficio in jeans e maglietta.
E li spenderai per il cibo pronto,surgelato o precotto..perchè non avrai tempo per cucinare.
E li spenderai anche per la psicoterapia di coppia..perchè dopo un po' ti darà fastidio anche solo sentire la voce del tuo compagno.
etc...etc...
Però, in compenso,navighi gratis tutto il giorno.
Continuiamo così..facciamoci del male.

25 giu 2007

Il tempo dei banchetti

Questo è il tempo dei banchetti. Comunioni, cresime, matrimoni come se la gente non avesse altro da fare. Concedetevi qualche minuto, appena ne avrete l'occasione, per osservare la gente ad un buffet: è una fantastica metafora dell'esistenza umana.
I partecipanti si dividono, generalmente, in tre categorie:
1) Le cavallette. Splandida metafora degli arraffoni, arrampicatori sociali, egoisti etc etc. Si gettano sul cibo totalmente incuranti del prossimo. Riempiono i loro piattini di plastica fino al limite con gesti rapidi. Non si fermeranno mai a riflettere:"Ma se io mangio tutto questo, forse non ne lascio a sifficienza agli altri". Ed è un po',in fondo, l'atteggiamento di tutto il mondo sviluppato nei confronti di quello "povero". Utilizziamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno..che ci importa se a causa nostra il resto del mondo muore.
In genere, numericamente, questi sono la maggior parte.
2) I nobili. Altra fantastica metafora di quelli che si sentono superori a certe dinamiche e che non si mischierebbero mai con certa plebaglia. In genere vanno ai buffet "già mangiati". Li vedi seduti, che sorseggiano un prosecco e che si guardano intorno un po' divertiti e un po' schifati. Sarebbero un po' come la classe dirigente che fa finta di essere in mezzo al popolo...ma in realtà lo snobba.
Da non confondere, attenzione, con quelli che semplicemente si vergognano di tuffarsi nella mischia, per l'educazione ricevuta o per un semplice fatto estetico. Questi sono gli alternativi.
Entrambe le categorie sono poco numerose.
3) Gli emarginati. Bellissimi. Invece di buttarsi sul cibo si buttano sull'alcol. E fumano 300 sigarette. Mangiano solo se avanza qualcosa e quando tutti gli altri si sono allontanati. In genere vanno d'accordo con gli alternativi. Il numero di questi soggetti varia enormemente secondo il contesto.
Io, in genere, mi schiero tra gli alternativi...ma anche questo sta cambiando.

19 giu 2007

L'entropia della magia

Un guizzo di schiuma negli occhi secchi
e gocce di cannella nella bocca asciutta

"Due righe su un foglietto stropicciato nella tasca nei pantaloni. Un messaggio lasciato da qualcuno con discrezione. Una dichiarazione d'amore. Ma chi le fa più oggi queste cose. Deve essere un pazzo..o un poeta"...così pensava Veronica passeggiando sul lungo mare.."Lasciamo stare"
Vabbè..un po' di magia persa.


Luca cammina per un vicoletto puzzolente di Firenze. Giornata pesante in facoltà.
I pensieri rivolti alla tesi, al professore bastardo...uffa che caldo.
Ragazza dagli occhi verdi lo sfiora passando in bicicletta. Dallo zaino le cade un quaderno ma non se ne accorge.
Luca lo raccoglie. C'è nome, cognome e indirizzo. Gira l'angolo e si ferma dal fioraio. Compra una gerbera rossa, la infila tra le pagine del quaderno e lo porta all'indirizzo.
Lascia anche un biglietto..due righe sugli occhi verdi della ragazza.
Meno male..un po' di magia ritrovata.

Appello: Aiutateci a mantenere costante il livello di magia.

Dedicato a Luca mou!